Israele e l’Europa sono da sempre geograficamente divise dal mare di mezzo, nel tempo storia e cultura hanno tentato in qualche modo di ricongiungerle, la tecnologia e la scienza hanno accelerato ed accorciato questa distanza, facendo approdare negli ultimi anni il genio israeliano nel Vecchio Continente.
Più di 70 anni fa porti ed aeroporti vedevano emigrare in massa ebrei europei in cerca di tranquillità nel nuovo nato Stato Ebraico, oggi da quella nazione i nipoti di quegli immigrati, giovani donne e uomini sabra da fondatori di Startup, innovatori dell’ultima ora, con Ipad alla mano si imbracano verso la rotta inversa, alla volta delle capitali europee.
Secondo un report, condotto da EIT Hub Israel, ISERD, CQ Global oltre 900 aziende sono guidate da israeliani ed hanno sede sul territorio europeo, queste imprese offrono impiego a più di 20 mila dipendenti e contribuiscono direttamente ed indirettamente all’economia ed alla evoluzione tecnologica del tessuto sociale europeo.
Yotam Tzuker, Responsabile Business Development CQ Global ha commentato che la vicinanza geografica insieme alla storia e similarità politica e sociale ha creato negli ultimi anni un ‘enorme potenziale di sviluppo tra le due realtà: europea ed israeliana.
Più di un terzo delle aziende delle 900 aziende sono attive nel campo dell’Information technology e nello sviluppo di software, il restante è focalizzato nei settori biomedicali ed energica rinnovabile.
La maggior parte di esse è concentrato nell’Europa Centrale, 200 startup si trovano in Germania, mentre 180 in Francia. Il restante in Gran Bretagna ed Europa dell’Est.
Sono diversi i motivi per i quali gli imprenditori israeliani hanno scelto l’Europa come porta d’accesso verso i mercati: l’accesso ai fondi comunitari, il 16% delle startup hanno avuto accesso ai finanziamenti dell’Unione, inoltre la possibilità di un mercato di riferimento più ampio ed attraente per i prodotti commercializzati spinge gli imprenditori a sbarcare in Europa ed infine la regolamentazione.
Il report ha un potenziale strategico nello sviluppo delle relazioni Israele -Europa nel campo economico e dell’innovazione, e permetterà di sviluppare future collaborazioni tra i paesi dell’area” ha commentato Adi Barel, the Managing Director of EIT Hub Israel.
Oggi nell’era del Covid, questa distanza sembra sempre più accorciarsi, in un momento in cui i Governi, collaborano e si scambiano informazioni, per il bene comune e dei loro cittadini, la tecnologia intraprendenza ed innovazione israeliana per la Vecchia Europa sembra davvero una benedizione.