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    ISRAELE

    L’ambasciatore USA Huckabee depone al Kotel un messaggio di Trump per la pace

    “Per la pace in Israele – Donald Trump”. È questo il messaggio che l’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Mike Huckabee, ha deposto questa mattina al Muro Occidentale, consegnando personalmente una nota scritta a mano dal presidente Donald Trump.
    Huckabee, ex governatore dell’Arkansas e figura storicamente vicina a Trump, si è raccolto in preghiera di fronte al Kotel, inserendo tra le antiche pietre diversi biglietti. Parlando ai giornalisti subito dopo, ha raccontato: “Il presidente Trump mi ha consegnato questo messaggio giovedì scorso, scritto di suo pugno. Mi ha chiesto di venire qui a pregare e di deporlo nel Muro a suo nome e a nome del popolo americano. È per me un grande onore”.
    Secondo quanto riferito da Huckabee, Trump gli avrebbe chiesto anche di pregare per la liberazione degli ostaggi ancora detenuti dai gruppi terroristici palestinesi. “Mi ha detto: ‘Prega affinché tutti gli ostaggi possano tornare presto a casa’. Non riesco a immaginare un momento più significativo per portare un messaggio di speranza e di pace,” ha aggiunto.
    “È stato il primo presidente americano a visitare il Muro Occidentale, ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele, ha riconosciuto la sovranità israeliana sulle Alture del Golan e ha trasferito l’ambasciata americana a Gerusalemme. Ha sempre mostrato un amore sincero per il popolo ebraico e per lo Stato di Israele”, ha proseguito Huckabee ricordando l’impegno dimostrato da Trump nei confronti dello Stato ebraico durante il suo primo mandato.
    Ad accoglierlo al Muro c’era il rabbino del Kotel, Rav Shmuel Rabinowitz, che ha espresso profonda gratitudine per il gesto. Le parole non bastano per descrivere l’emozione provata dai cittadini israeliani e da tutto il mondo ebraico sapendo che, appena atterrato, lei è venuto qui per pregare e deporre una nota a nome del presidente degli Stati Uniti – uno dei più grandi amici di Israele. In questi giorni di guerra, dolore e incertezza, i vostri gesti di amicizia, fede e sostegno infondono forza e speranza al nostro popolo”, ha dichiarato alla stampa.
    “Sono qui anche per unirmi al presidente nella preghiera per la pace di Yerushalayim. Non solo per questa festività di Pesach, ma per l’eternità” ha concluso l’ambasciatore Huckabee.

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