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    ISRAELE

    La rinascita di Yonatan: dalla tragedia alla speranza

    Il sergente maggiore Yonatan Ron, un giovane soldato dell’esercito israeliano di soli 21 anni, ha affrontato una delle prove più difficili della sua vita: una grave ferita durante un’operazione militare in cui ha perso una gamba.
    Nonostante la tragedia, la sua forza di volontà non è mai venuta meno. Prima ancora di concludere il suo percorso di riabilitazione, Yonatan aveva già stabilito obiettivi ambiziosi: tornare a servire nell’esercito, viaggiare per il mondo e correre una mezza maratona.
    La scorsa settimana, Yonatan ha preso parte come spettatore ai Giochi Paralimpici di Parigi, partecipando alla delegazione di El Al composta da soldati israeliani feriti nel conflitto attuale iniziato tra Israele e Gaza, per poi espandersi anche con i paesi confinanti. Tra la folla di spettatori, Yonatan si è fatto notare con la sua maglietta bianca e blu, sventolando con orgoglio la bandiera israeliana mentre osservava con ammirazione i concorrenti della delegazione israeliana. “Quando subisci una ferita così grave, all’inizio pensi che il mondo sia finito. Ma poi ti ritrovi a eventi come questo, dedicati interamente a persone che vivono la tua stessa situazione, e capisci che non c’è spazio per le lamentele”, ha dichiarato Yonatan, riflettendo sulla sua esperienza ai Giochi.
    Ferito durante un’operazione lo scorso gennaio, Yonatan ha raccontato di come il 7 ottobre sia stato chiamato d’urgenza per una missione ad alto rischio. “Ogni missione può costarti la vita, ma quando riesci, sai che hai evitato che un’altra famiglia venga colpita dal dolore. In quei momenti l’adrenalina scorre forte e non hai paura di nulla”, ha spiegato.
    Purtroppo, durante una missione di routine, il veicolo della sua squadra è esploso a causa di un ordigno esplosivo. Yonatan e altri due soldati sono rimasti gravemente feriti, mentre la soldatessa Shay Gormay ha perso la vita. “Sono stato sbalzato fuori dal veicolo e ho visto la mia gamba destra ancora attaccata, ma completamente girata, con una frattura esposta. Mentre i proiettili volavano sopra di me, tutto ciò a cui riuscivo a pensare era come poter fornire assistenza medica ai miei compagni”, ha raccontato Yonatan, ricordando quei momenti drammatici. Trasportato in condizioni critiche all’ospedale Rambam di Haifa, ha subito l’amputazione della gamba destra e gravi lesioni alla sinistra. Nonostante tutto, la determinazione di Yonatan è stata ammirevole. Dopo l’incidente, ha stabilito tre obiettivi fondamentali: tornare a viaggiare, riprendere a correre e, soprattutto, tornare a servire in uniforme.
    Durante i Giochi Paralimpici, Yonatan ha indossato un adesivo in memoria della sua compagna d’armi, Shay Gormay, la soldatessa che ha perso la vita nell’esplosione. “Ci sono persone che parlano senza fare e persone che fanno senza parlare”, si leggeva sull’adesivo, accanto a una foto di Shay in divisa, sorridente.
    Essere presente ai Giochi Paralimpici come membro della delegazione di sostegno è stato per lui un’esperienza straordinaria. “Essere qui, soprattutto in questo momento, è un’opportunità unica”, ha dichiarato Yonatan. Ma il suo spirito ambizioso lo spinge a guardare oltre: tra una gara di tennis e una di nuoto, ha già fissato il suo prossimo obiettivo. “Forse tra quattro anni tornerò ai Giochi Paralimpici, ma questa volta come partecipante”.
    La storia di Yonatan Ron è un esempio di resilienza, forza di volontà e speranza, e dimostra come, anche dopo una tragedia, sia possibile rinascere e guardare al futuro con ottimismo.

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