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    La prima fabbrica di carne coltivata al mondo apre a Rehovot

    Future Meat Technologies, la start-up israeliana di food tech fondata nel 2018, ha annunciato l’apertura del primo stabilimento per la produzione di massa di carne coltivata. 

    L’obiettivo dell’azienda è quello di creare un processo di produzione di carne economicamente efficiente e non geneticamente modificata (non OGM), direttamente dalle cellule dell’animale senza il bisogno di allevamento.

    Lo stabilimento sarà situato a Rehovot a pochi chilometri da Tel Aviv e sarà in grado di produrre 500 chilogrammi di carne al giorno, l’equivalente di 5mila hamburger.

    L’impianto può produrre pollo, maiale e agnello, senza l’uso di siero animale o modificazione genetica (non OGM) e a breve anche carne bovina. 

    L’azienda utilizza la rapida crescita delle cellule del tessuto connettivo chiamato fibroblasti, per raggiungere densità elevate prima di trasformarle in muscoli coltivati e grassi sani.

    Secondo la compagnia il suo processo di produzione innovativo utilizza il 96% in meno di acqua, il 99% in meno di terreno e riduce dell’80% l’emissione di gas serra; mantenendo allo stesso tempo il 100% dei valori nutrizionali della tradizionale carne animale. 

    Questo gli ha permesso di essere la prima azienda del settore a battere un record di prezzo, producendo petti di pollo in vitro per soli 3,90 dollari

    Future Meat Technologies è in attesa di ricevere l’approvazione dagli enti regolatori con lo scopo di raggiungere gli scaffali dei supermercati americani entro il 2022.

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