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    La comunita’ cristiana del Paese sta crescendo

    In tutti i paesi arabi mediorientali la popolazione cristiana diminuisce costantemente, costretta a fuggire a causa di persecuzioni e violenza terroristica, o perché impossibilitata a poter liberamente e apertamente manifestare la propria fede.

    In un solo paese dell’area il numero dei cristiani cresce: in Israele.

    Lo rivelano i dati pubblicati questa settimana dall’Ufficio centrale di statistica israeliano (Cbs). Circa 177mila cristiani vivono in Israele, ovvero circa il 2 per cento della popolazione. Di questi, circa il 77,5 per cento sono arabi. La maggior parte dei cristiani arabi, il 70,6 per cento dei quali, vive in Galilea e nelle citta’ del nord. La piu’ grande comunita’ cristiana nel Paese risiede, non a caso, nella citta’ dove visse Gesu’, Nazaret, dove circa 21.900 cristiani vivono insieme a circa 55mila residenti musulmani. L’altra citta’ con la piu’ grande comunita’ cristiana, che conta 16.100 fedeli secondo i dati ufficiali, e’ la metropoli settentrionale di Haifa, seguita da Gerusalemme (12.700) e Shfaram (10.300). I cristiani hanno il piu’ basso tasso di natalita’ tra le comunita’ religiose israeliane, con solo 1,87 bambini per famiglia. Quello delle famiglie ebree e’ invece di 2,3, mentre quelle musulmane 2,7. La comunita’ sta quindi crescendo lentamente, solo dell’1,5 per cento l’anno scorso e del 2,2 per cento l’anno precedente. La comunita’ cristiana di Israele colpisce per il suo rendimento scolastico, specialmente tra le donne, rivelano i dati ufficiali. Il 70,9 per cento dei liceali cristiani ottiene voti che gli permettono l’ammissione all’universita’, leggermente piu’ alti degli ebrei (70,6 per cento) e ancora piu’ alti dei drusi (63,7 per cento) e dei musulmani (45,2 per cento). Tre su quattro studenti di master cristiani, o il 74 per cento, sono donne, cosi’ come il 63 per cento degli studenti di dottorato cristiani. 

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