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    L’Aliyah nel 2021 aumenta del 30%. Immigrazioni record dagli Stati Uniti

    Israele continua ad accogliere ebrei da tutto il mondo. L’Aliyah (immigrazione in Israele) ha registrato un significativo aumento nel corso del 2021, con 27.050 nuovi arrivi da tutto il mondo che vanno a costituire il 30% in più di Olim (nuovi immigrati) rispetto ai 21.820 dell’anno precedente. I dati sono stati pubblicati recentemente dal Ministero dell’Aliyah dell’Integrazione, dall’Agenzia Ebraica per Israele e dall’associazione Nefesh B’Nefesh.

     

    L’anno che sta per finire sembra aver portato un record di 4.000 olim provenienti dagli Stati Uniti, che sono arrivati in Israele con l’assistenza dell’associazione Nefesh B’Nefesh. Questa considerevole immigrazione dagli Stati Uniti ha costituito un aumento del 30% rispetto al 2020, totalizzando il numero annuo più elevato di nuovi immigrati dagli USA dal 1973. Altri 400 Olim sono arrivati quest’anno dal Canada, portando il totale previsto di nuovi entranti in Israele dal Nord America a oltre 4.400.

     

    I numeri recenti delle Aliyot mostrano anche un aumento del 40% dell’immigrazione dalla Francia rispetto al 2020, con l’arrivo totale di 3.500 Olim, il numero più alto di arrivi francesi negli ultimi quattro anni.

     

    Non solo, nel corso del 2021 anche 7.500 Olim si sono spostati dalla Russia verso Israele, con un aumento del 10% rispetto al 2020; 3.000 dall’Ucraina, in crescita del 5%; e 1.636 immigrati dall’Etiopia come parte dell’Operazione Zur Israel, un’operazione caldeggiata dallo Stato Ebraico volta a riunire i nuovi Olim con i loro parenti, che già vivono in Israele, dopo decenni di attesa.

     

    Altre fonti significative di Aliyah quest’anno includono 900 nuovi immigrati dall’Argentina, un aumento del 55% rispetto allo scorso anno. 650 Olim dal Regno Unito, con un aumento del 22% rispetto al 2021; 550 al Brasile; 550 Olim dal Sud Africa; 290 Olim dal Messico, con un incremento del 55% rispetto al 2020.

     

    Tuttavia, secondo i dati le Aliyot sembrano essere affrontate prevalentemente da giovani, circa il 55% di tutti gli Olim entrati regolarmente in Israele nel corso di quest’anno, risultano avere meno di 35 anni.

     

    La città che ha accolto più Olim nel corso 2021 è stata Tel Aviv, dove circa 2.870 immigrati hanno scelto di cominciare una nuova vita stabilendosi nella città, seguita da Gerusalemme con 2.760 arrivi, e Netanya con 2.710

     

    Quest’anno ha anche portato Olim con diversi background professionali, tra cui oltre 1.100 medici e professionisti paramedici che entreranno a far parte del sistema sanitario israeliano. Altri 1.670 Olim con competenze tecnologiche e circa 750 educatori.

     

     “L’Aliyah continua a battere ogni record. Nonostante la pandemia e le limitazioni che ha comportato, l’Aliyah in Israele non si è fermata. Siamo felici di accogliere decine di migliaia di Olim che hanno scelto di vivere qui – ha detto il Ministro dell’Aliyah e dell’Integrazione, Pnina Tamano-Shata – Gli Olim rappresentano per noi un incredibile motore di crescita per l’economia israeliana sotto ogni punto di vista”.

     

    “Siamo entusiasti di vedere un forte aumento di Aliyot da paesi come: Stati Uniti, Francia, Argentina, Regno Unito, Sudafrica, Australia, Germania, Italia, Belgio e altri” ha spiegato Yaakov Hagoel, Presidente dell’Agenzia Ebraica.

     

    “Dopo un anno, incredibilmente impegnativo, celebriamo con gioia ogni singolo Oleh che ha compiuto la mossa coraggiosa di venire qui superando ogni difficoltà” ha concluso il Rabbino Yehoshua Fass, co-fondatore e direttore esecutivo di Nefesh B’Nefesh.

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