Si è celebrata la giornata internazionale della lingua ebraica. In occasione di questo evento. L’accademia della lingua ebraica ha selezionato e scelto una parola come simbolo del 2021. Dopo migliaia di voti online, “vaccino” “mutazione” e “richiamo” sono state battute da “tirlul”, che tradotta significa “follia”. L’Accademia della lingua ebraica lo ha annunciato giovedì.
A votare per i finalisti più di 9.000 utenti. “Lunacy” (follia) è stato il vincitore con il 32% dei voti, seguito da “hisun”, (vaccino), con il 17%, “tashnit” (mutazione), con il 12% e dahaf, (booster o richiamo), con il 10 %.
L’Accademia ha spiegato che nel gergo antiquato, la parola “tralala” veniva usata come soprannome per chi era facilmente distratto. Circa quattro decenni fa, ha affermato L’Accademia, l’aggettivo “meturlal” si è sviluppato come slang per identificare qualcuno di pazzo, insieme al verbo “letarlel”, che significa infastidire, molestare o irritare. A giugno, la pop star israeliana Noa Kirel ha pubblicato un successo intitolato: “Trilili Tralala”.
La parola “tirlul”, condivide L’Accademia, non è etimologicamente collegata alla comune parola di Internet: “troll”, riferendosi a qualcuno che cerca di istigare discussioni online con commenti infiammatori sui social media. Si riferisce piuttosto alla follia intesa nella sua accezione più bislacca.
Il desiderio dell’Accademia per il 2022? “Che nessuna parola legata al Covid-19 sarà più tra i finalisti per la parola dell’anno”.