Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE

    Kfir Bibas, più tempo da ostaggio che da bambino libero. Gli aggiornamenti da Israele

    Il suo volto è entrato nella mente e nel cuore: Kfir Bibas, rapito insieme al fratellino Ariel e ai genitori Yarden e Siri dal kibbutz di Nir Oz, è l’ostaggio più giovane tra quelli presi dai terroristi di Hamas il 7 ottobre, con solo 9 mesi di età. Oggi il piccolo Kfir ha raggiunto un periodo di tempo che supera i giorni in cui è stato libero. «Per favore, guardate il suo volto» ha detto commosso il portavoce del governo israeliano David Mencer, in un briefing con i giornalisti, «è per questo che stiamo distruggendo le capacità militari e governative di Hamas, ed è per questo che stiamo rimuovendo la minaccia terroristica verso Israele». Mencer ha ricordato che il piano proposto da Israele «ha ricevuto la benedizione del Presidente degli Stati Uniti Biden. Faremo tornare i residenti del nord e del sud di Israele nelle loro case in sicurezza. Citando le parole del Primo Ministro: “niente ci fermerà”».

    Gaza
    L’aereonautica militare israeliana ha eliminato postazioni missilistiche, obiettivi terroristici, cellule terroristiche e tunnel sotterranei, lavorando lentamente e metodicamente. Il portavoce del governo ha precisato che le operazioni militari sono state condotte basandosi su informazioni precise fornite dall’intelligence e che stanno «smantellando i jihadisti odiatori di ebrei a Rafah».

    Fronte con il Libano
    Il primo ministro ha incontrato ieri i riservisti impegnati al nord al confine libanese. Dal 7 ottobre ad oggi, Israele riferisce che Hezbollah ha lanciato migliaia di missili dal Libano verso il territorio israeliano e che sono oltre 100.000 gli israeliani sfollati, lontani dalle loro case e comunità per motivi di sicurezza.

    COGAT
    Nelle ultime 24 ore 1500 camion di aiuti umanitari sono ancora aspettando di essere raccolti e distribuiti sul lato palestinese del valico di Kerem Shalom e da altri punti di raccolta. Inoltre, 24 tonnellate di aiuti umanitari (tra cui medicinali per il diabete e antibiotici) donati dal Marocco sono stati portati con successo a Gaza. Il portavoce del governo ha enfatizzato che Israele continuerà a coordinarsi con i suoi partner internazionali per facilitare l’arrivo di aiuti a Gaza.

    West Bank
    Dopo gli scontri e gli arresti che ci sono stati nella West Bank negli ultimi giorni, Mencer ha ricordato che «l’esercito ha lavorato duramente per non far accadere un altro 7 ottobre. Stiamo proteggendo l’area dalle organizzazioni terroristiche». Il portavoce del governo ha duramente criticato l’Autorità palestinese per non aver condannato le azioni terroristiche compiute il 7 ottobre: «Dal 7 ottobre l’autorità palestinese non ha trovato un momento per semplicemente condannare le azioni terroristiche compiute da Hamas e dei suoi sostenitori a Gaza quando hanno fatto irruzione nei confini israeliani. Nessuno di noi in Israele può perdonare questo fatto». Mencer ha anche aggiunto che «L’Autorità palestinese deve giocare un ruolo molto più grande nel non incoraggiare il terrorismo. Israele porgerà sempre una mano per la pace è nella nostra natura, ma quando quella mano sta pagando per i terroristi, non consentiremo che continuerà a farlo.

    CONDIVIDI SU: