La coppia di israeliani arrestati in Turchia per sospetto spionaggio, dopo aver fotografato il palazzo del presidente, è stata liberata alle prime ore del mattino. Sono tornati in Israele con un jet privato, inviato dal governo per riportarli a casa.
Si conclude così la vicenda che ha tenuto Israele per una settimana con il fiato sospeso, per il timore che i coniugi Mordy e Natali Oknin sarebbero potuti rimanere in prigione in Turchia per molti anni, senza reali motivi.
All’arrivo all’areoporto Ben Gurion, parlando con i giornalisti, i due hanno ringraziato il presidente Isaac Herzog, il primo ministro Naftali Bennett, il ministro degli Esteri Yair Lapid, il personale del ministero degli Esteri, “e l’intera nazione di Israele”. “Vogliamo stare con la famiglia”, hanno detto.
Bennett e Lapid avevano annunciato il rilascio in una dichiarazione congiunta: “Dopo gli sforzi congiunti con la Turchia, Mordy e Natali Oknin sono stati rilasciati dalla prigione e stanno tornando a casa in Israele. Ringraziamo il presidente della Turchia (Recep Tayyip Erdogan) e il suo governo per la loro cooperazione e non vediamo l’ora di accogliere la coppia a casa”, si legge nella dichiarazione, che sottolinea il fondamentale contributo di Herzog per risolvere la vicenda, e ringrazia anche la famiglia della coppia “per la forza in questo momento complicato e per la collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri”.
La figlia dei due, Shiraz, ha detto a Radio 103FM: “Grazie al nostro Paese che ha assicurato che i miei genitori sarebbero tornati di nuovo con me. Vogliamo solo dire grazie a tutti, mentre mia madre mi tiene per mano”. Shiraz ha detto che la coppia doveva ancora riprendersi e che la famiglia li stava “aggiornando su tutto”.