Israele supera gli Stati Uniti per percentuale di morti di coronavirus rispetto alla popolazione. Lo sottolinea la task force militare per l’epidemia in un rapporto diffuso ieri, mentre il paese supera la soglia di 1500 decessi. Il tasso di morti rispetto alla popolazione, calcolato sulla media dei decessi della settimana scorsa è di 3,5 per milione di persone in Israele, rispetto ai 2,2 degli Stati Uniti, paese che al momento registra il maggior numero di contagi (oltre 7 milioni) e di morti (più di 200mila). L’annuncio arriva al termine dello Yom Kippur, la festa più solenne del calendario ebraico, che il paese ha trascorso in lockdown. Il ministro della Salute, Yuli Edelstein, ha avvertito che il confinamento durerà oltre quanto previsto inizialmente – ancora una settimana e mezza – e verrà sollevato in maniera moto graduale, in modo da non ripetere gli errori del primo lockdown della scorsa primavera. L’ultimo bollettino registra un totale di 1507 morti, 500 dei quali nelle ultime tre settimane. I casi attivi sono 65.025 su un totale di 233.554 contagi dall’inizio dell’epidemia. I casi gravi sono attualmente 755. I test effettuati ieri, giorno di Yom Kippur, sono molto pochi e quindi sono scarsamente indicativi. (Cif/Adnkronos)