Si aggrava la crisi nella maggioranza di governo in Israele. Ieri è stata cancellata la consueta riunione domenicale dell’esecutivo a Gerusalemme per i contrasti tra il Likud di Benyamin Netanyahu e Blu Bianco di Benny Gantz sulla predisposizione del bilancio statale. La legge prevede che se la Knesset non approva la previsione finanziaria entro il 25 agosto si vada a nuove elezioni, le quarte in poco più di un anno. Il contrasto – latente da settimane – si basa sul fatto che Netanyahu, richiamando la crisi economica da coronavirus e la necessità di non imporre altri tagli, intende varare un bilancio che copra solo la restante parte del 2020. Gantz invece – per ragioni opposte – sostiene il contrario, forte anche dell’accordo di formazione del governo che stabilisce un bilancio biennale, ovvero fino alla fine del 2021. Tuttavia questo argomento – che vede i due partiti scambiarsi accuse reciproche – nasconde, a giudizio degli analisti, una diversità di vedute sempre più ampia in politica interna ed anche estera. Non ultimo il differente giudizio che Blu Bianco da, ad esempio, sulle manifestazioni in corso da settimane contro Netanyahu. Il partito di Gantz ha detto chiaramente che il premier vuole andare ad elezioni per motivi legati ai suoi guai giudiziari. Fonti dello stesso partito – citate dai media – hanno sostenuto che sia stato “un errore fare un governo di unità nazionale con Netanyahu” che tra l’altro prevede l’alternanza della premiership. (ANSAmed)