La Energean, società internazionale di esplorazione e produzione di idrocarburi, in particolare di gas naturale, ha annunciato ieri la scoperta di un giacimento commercialmente valido contenente circa 13 miliardi di metri cubi di gas naturale.
Secondo quanto scritto in una nota da parte della società anglo-greca, la scoperta è stata fatta nel sito di perforazione Zeus-01, situato al largo delle coste israeliane. Attualmente Energean sta conducendo delle analisi post perforazione dei pozzi.
Nella stessa dichiarazione è stato riportato inoltre il risultato dell’audit voluto dalla società per il giacimento Athena, adiacente a quello della scoperta fatta ieri. Le valutazioni fatte dalla Energena hanno di fatto corretto le stime riguardo la quantità di riserve di gas naturale contenute nel giacimento da 3 a 14,75 miliardi di metri cubi.
“I risultati del pozzo Zeus e dell’analisi post-perforazione di Athena forniscono a Energean ulteriore fiducia sui volumi e sulla commercializzazione della Olympus Area e l’azienda sta ora portando avanti il suo piano di sviluppo sul campo”, si legge nella dichiarazione. Olympus Area è quella parte della zona economica esclusiva di Israele di cui Energean detiene il 100% delle partecipazioni nei contratti di locazione, e che si trova tra i giacimenti di Karish e Tanin.
“Dopo l’inizio della produzione dal nostro giacimento di Karish la scorsa settimana, sono lieto che il nostro programma di perforazione, che ora ha consegnato cinque pozzi di successo su cinque, continui a fornire valore, garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento e la concorrenza energetica in tutta la regione” ha affermato il CEO di Energean Mathios Rigas.
“Stiamo valutando una serie di potenziali opzioni di commercializzazione per la Olympus Area che sfruttano sia la nuova infrastruttura che quella esistente” ha aggiunto.
La società anglo-greca lo scorso ottobre aveva annunciato l’inizio dell’estrazione di gas naturale da Karish, situata al largo di Haifa. Un momento descritto da Energean come una “pietra miliare nella promozione di una visione di un mercato del gas israeliano competitivo e nell’aumento della sicurezza energetica e dell’indipendenza del paese”.