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Proseguono in Israele gli incontri politici per il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Ieri, a Gerusalemme, ha incontrato il premier Benjamin Netanyahu, il ministro degli Esteri, Gideon Sa’ar, e il ministro degli Affari della Diaspora e dell’Antisemitismo, Amichai Chikli. Previsti anche colloqui con la ministra dei Trasporti, Miri Regev, e il presidente della Knesset (il Parlamento israeliano), Amir Ohana.
Durante l’incontro con Netanyahu, durato circa mezz’ora, si è discusso sulla situazione mediorientale, dopo la visita del premier israeliano a Washington. Salvini ha ribadito i rapporti di amicizia tra Italia e Israele e il sostegno a ogni iniziativa “utile per portare pace, stabilità e prosperità in Medio Oriente, eliminando una volta per sempre terrore e violenza islamica da ogni territorio, nell’interesse dello stesso popolo palestinese”, come si legge in un post pubblicato dal vicepremier.
Salvini ha inoltre espresso “perplessità rispetto alle recenti e indecenti decisioni della Corte Penale Internazionale, organismo la cui esistenza e utilità dovranno essere rimessi in discussione”, riferendosi ai mandati di arresto emessi dalla Cpi nei confronti di Netanyahu, e per il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant, accusandoli di aver commesso crimini di guerra nella Striscia di Gaza.
Il ministro degli Esteri Sa’ar, dopo l’incontro con il vicepremier ha scritto su X: “E’ uno dei più grandi amici di Israele in Italia e in Europa. Sono stato felice di ospitarlo stasera al ministero degli Esteri a Gerusalemme”. “Abbiamo discusso della grave ingiustizia commessa nei confronti di Israele dall’organismo denominato Corte penale internazionale dell’Aia. Salvini ha promesso di adottare le misure di sua competenza per rafforzare le relazioni tra i due Paesi”.
Foto ANSA