Israele ha inaugurato la sua prima fabbrica di mascherine per la protezione dell’infezione da coronavirus. Secondo le previsioni l’impianto – che si trova a Sderot, vicino al confine con Gaza, e che è dotato di macchine comprate in Cina – dovrebbe produrre 2 milioni di esemplari al mese che possono offrire una capacità di filtro del 95%, indispensabili per le equipe mediche in previsione di una seconda possibile ondata del virus. L’azienda si muove nell’ambito del ministero della difesa e il responsabile del dicastero Benny Gantz ha salutato l’avvio della produzione “locale blu-bianco” (dai colori della bandiera nazionale ma anche del partito che guida, ndr) sostenendo “Israele sta combattendo un virus che minaccia e prende vite umane”. “Ci stiamo preparando – ha aggiunto – ad una seconda ondata e anche ad una situazione in cui dovremo convivere con l’infezione. Questa attività rimuove la nostra dipendenza da fattori esteri, contribuisce alla economia israeliana in un difficile frangente e offre anche opportunità di impiego per i residenti del sud del paese”.