L’ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, sta esortando l’Assemblea Generale dell’ONU ad accettare, all’unanimità e senza riserva, la risoluzione, indirizzata a tutti gli stati membri, volta a respingere qualsiasi negazione della Shoah. Il testo verrà analizzato il prossimo 20 gennaio, nel giorno dell’ottantesimo anniversario della conferenza nazista di Wannsee, dove fu pianificato lo sterminio degli ebrei.
L’approvazione del testo è “di grande importanza affinché lo scioccante fenomeno della negazione dell’Olocausto diventi una linea rossa nell’arena internazionale” ha detto Gilad Erdan, che chiede inoltre agli Stati ed ai Social Media di adottare misure attive per combattere l’antisemitismo attraverso “tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
Secondo una prima stima, in caso di appello nominale, Erdan ritiene di ricevere un sostegno complessivo di circa 160 dei 193 Stati membri. Il testo ha già avuto l’appoggio sia degli USA che della Germania. La necessità di questa risoluzione è anche in funzione di una previsione futura: i testimoni della Shoah stanno scomparendo, l’odio antisemita è stato sdoganato con l’inizio pandemia, e bisogna non vacillare su questi temi.
“Queste condizioni hanno creato un vile terreno fertile per negazioni, bugie e distorsioni storiche sulla Shoah – prosegue Erdan – Si tratta di tendenze estremamente pericolose, che questa risoluzione mira a combattere”. Bisogna contrastare la banalizzazione e la minimalizzazione della Shoah, oltre che il tentativo di ridimensionare il numero complessivo delle vittime da parte degli antisemiti. Il testo analizza numerosi casi che ruotano attorno al tema.
Le risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite non hanno poteri vincolanti, ma un peso politico come dichiarazione globale collettiva. Con questa, sarebbe la seconda volta nella storia che l’Assemblea Generale accetti un testo scritto da Israele. La prima risale al 2005, quando venne designata al 27 gennaio la Giornata internazionale della memoria sulla Shoah.