In Israele il temuto ritorno alle urne, le quarte elezioni in meno di un anno e mezzo, sembra essere stato evitato, almeno per il momento. Il premier Benjamin Netanyahu ha accettato all’ultimo di sostenere una proposta di legge per spostare di 120 giorni la scadenza per approvare il bilancio, all’origine dello scontro con l’alleato di governo Blu e Bianco. “Ho deciso di accettare il compromesso proposto dal deputato Zvi Hauser, e’ la giusta soluzione per Israele in questo momento”, ha affermato il premier in un discorso trasmesso in tv. “E’ il tempo dell’unita’, non delle elezioni; lavoriamo uniti e insieme. Se agiremo in armonia, il governo finira’ il suo mandato”, ha aggiunto il leader del Likud che, tuttavia, non ha avvertito gli alleati centristi della sua intenzione di accettare il compromesso, lasciando che lo scoprissero alla conferenza stampa, cosa che non ha fatto loro piacere.
“Solo le azioni determineranno il risultato”, ha risposto Blu e Bianco, esortando “Netanyahu a mantenere la sua promessa di evitare elezioni e confermare l’accordo (di governo), in nome della sicurezza e del benessere del popolo israeliano“. “E’ tempo di essere trasparenti e di dire all’opinione pubblica cosa e’ stato detto al tavolo negoziale, c’e’ una sola verita’ e non puo’ essere compromessa”, ha aggiunto il partito di Benny Gantz in una nota. Alla fine di aprile, Netanyahu e Gantz hanno stretto un accordo per dare vita a un governo di coalizione in modo da far uscire il Paese dall’impasse politico che perdurava da quasi due anni, ma la convivenza al potere non e’ stata facile in questi mesi. Nuovo grave motivo di scontro e’ stata la legge di bilancio la cui approvazione entro il 25 agosto e’ necessaria per evitare l’automatica caduta dell’esecutivo e il ritorno alle urne. Il leader del Likud spinge per approvare un budget che riguardi solo i pochi mesi restanti del 2020, sostenendo che l’iniziativa e’ necessaria a causa dell’incertezza provocata dall’epidemia di coronavirus, mentre il partito centrista del ministro della Difesa e premier alternato Gantz punta a redigerlo biennale, cosi’ come previsto nell’intesa di governo. Secondo Blu e Bianco, l’approvazione di un budget limitato al 2020 permetterebbe a Netanyahu, in base al complicato accodo stretto con Gantz, di avere mano libera il prossimo anno nell’indire nuove elezioni senza dover automaticamente passare all’alleato-sfidante la premiership ad interim. Da settimane circolano voci su un possibile ritorno alle urne, prospettiva accarezzata dal leader del Likud che potrebbe voler tentare di rovesciare il banco e tornare al potere, stavolta da solo e con pieni poteri decisionali. Dopo l’approvazione stanotte, in Commissione Finanze, della bozza di legge per il rinvio a fine dicembre della scadenza per approvare il budget, ora spetta alla plenaria della Knesset votare per impedire nuove elezioni anticipate. (AGI)