Gli organizzatori delle manifestazioni contro la riforma giudiziaria hanno dichiarato che oggi ci sarà una “protesta senza precedenti” in tutto lo Stato Ebraico. Il motivo, spiegano, è il disegno di legge sullo standard di ragionevolezza, che è stato approvato ieri dalla Knesset. Ieri sera dei manifestanti d contrari alla riforma hanno tentato di irrompere nell’edificio mentre il parlamento israeliano era in sessione.
La giornata di protesta inizia al mattino presso il tribunale distrettuale di Haifa e in altre località del paese. Le manifestazioni in aeroporto si svolgeranno al Terminal 3 a partire dalle 16:00. Alle 18:30, i manifestanti si raduneranno davanti alla residenza del presidente a Gerusalemme e alla filiale dell’ambasciata degli Stati Uniti a Tel Aviv. I manifestanti si raduneranno poi alle 20.30 allo svincolo di Kaplan e in altri importanti centri di traffico.
Josh Drill, portavoce del movimento di protesta nazionale, e Nadav Salzberger, leader del movimento di protesta studentesco, hanno spiegato ieri al Jerusalem Post il motivo delle proteste. “Non vogliamo che tutte le autostrade vengano bloccate. Non vogliamo che l’aeroporto internazionale Ben-Gurion venga bloccato. Vogliamo che le persone continuino a lavorare”, ha affermato Drill. Nadav Salzberger, leader del Movimento di protesta studentesco, ha affermato che le manifestazioni saranno completamente differenti rispetto a quelle passate. “Quello a cui miriamo è fermare davvero il Paese. Bloccare le strade per andare all’aeroporto e bloccarlo per marciare sulle strade di diverse città in tutto Israele”, ha detto.
Sebbene gli organizzatori delle proteste abbiano assicurato che non influenzeranno il traffico da e per l’aeroporto, la scorsa settimana i manifestanti hanno invaso Ben Gurion, provocando scontri con la polizia e causando notevoli disagi ai viaggiatori, che hanno visto i loro voli posticipati, se non persino cancellati.