Duecento giovani ciclisti israeliani si sono radunati nel più grande velodromo del Medio Oriente, il ‘Sylvan Adams’, a Tel Aviv, per celebrare Yom HaShoah, giorno istituito in memoria dei sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti. In questa occasione è stata ricordata anche la figura del campione italiano di ciclismo Gino Bartali, che salvò 800 ebrei dalla deportazione.
“Ragazzi, voi siete la risposta e la più grande rivincita su coloro che volevano sterminare il popolo ebraico. – ha affermato Sylvan Adams, presidente onorario della Federazione ciclistica israeliana – È nostro dovere ricordarlo e ricade su tutti voi la responsabilità di tramandare”.
I giovani hanno avuto l’opportunità di ripercorrere la storia del ciclista Gino Bartali, che nel 2013 fu riconosciuto “Giusto fra le Nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme.
Bartali durante la Seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1944, fece parte di una rete clandestina organizzata per mettere in salvo le famiglie ebraiche.
Per centinaia di chilometri il ciclista trasportò nel telaio della sua bicicletta i documenti falsi necessari per permettere agli ebrei di espatriare, utilizzando la sua notorietà per eludere i controlli.
“Questo è l’inizio di una tradizione. – ha detto la presidente della Federazione, Dafna Lang – Educare è il mio motto, soprattutto in un giorno triste e difficile come questo”.