In Israele, dopo più di 40 giorni di chiusura a causa dell’emergenza coronavirus, riaprono centri commerciali, mercati all’aperto e palestre. Al famoso mercato Mahane Yehuda di Gerusalemme, riferisce il portale di notizie Ynet, la polizia controlla gli ingressi per evitare che entrino più di 400 persone alla volta. “Chiedo a chi può, di venire nei mercati, ma di rispettare le regole”, ha detto il sindaco di Gerusalemme, Moshe Leon. All’altrettanto famoso mercato del Carmelo di Tel Aviv si può entrare solo dopo il controllo della temperatura e anche qui sono stati ridotti gli accessi per evitare affollamenti. Rigide le misure per la riapertura dei centri commerciali: può entrare solo una persona per 20 metri quadrati di spazio all’interno del mall e una ogni 15 all’interno dei singoli negozi; solo due dipendenti alle casse nei negozi con una superficie inferiore ai 100 metri quadrati e al massimo quattro in tutti gli altri. Distanza minima di due metri tra i clienti e, riporta il Times of Israel, vietato consumare cibo all’interno di mercati e centri commerciali. Obbligatori gli stand con il disinfettante per le mani. Nei mercati all’aperto è obbligatorio l’uso della mascherina. Il quotidiano segnala come non siano state invece annunciate ufficialmente misure ‘speciali’ per la riapertura delle palestre. In Israele sono almeno 239 i morti dall’inizio dell’emergenza sanitaria e più di 16.000 i casi di coronavirus. Lunedì, annunciando il progressivo allentamento delle misure anti-coronavirus, Benyamin Netanyahu ha parlato di “successo” nella lotta alla Covid-19, riferendosi al calo dei contagi registrato negli ultimi giorni. (Rak/AdnKronos)
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Numero di Novembre-Dicembre 24
