In un momento di crescente necessità di personale militare, l’IDF ha compiuto un passo significativo con la creazione della nuova Brigata Hashmonaim, dedicata ai soldati ultraortodossi. Domenica scorsa, i primi 50 Haredim sono stati ufficialmente arruolati per il servizio regolare nella brigata, segnando un evento storico per il Paese. L’istituzione di questa Brigata si inserisce negli sforzi dell’IDF di ampliare il reclutamento di uomini ultraortodossi, alla luce delle attuali carenze di personale causate dalla guerra in corso. Con una necessità stimata di almeno 10.000 soldati aggiuntivi all’anno, l’esercito ha aperto nuove unità e sta considerando la creazione di un centro di reclutamento separato per i soldati Haredim.
La questione della leva per la comunità ultraortodossa rappresenta da decenni un nodo politico e sociale irrisolto in Israele. Le leadership religiose e politiche degli Haredim hanno a lungo resistito a qualsiasi tentativo di arruolamento, ottenendo esenzioni per gli studenti delle yeshivot. Tuttavia, recenti sentenze dell’Alta Corte di Giustizia hanno imposto la fine delle esenzioni generalizzate, mentre la pressione pubblica è aumentata a causa della carenza di personale militare aggravata dalla guerra.
Oltre ai 50 soldati arruolati per il servizio regolare, altri 100 uomini Haredim più anziani sono stati integrati nella prima compagnia di riserva della brigata. Questi ultimi hanno già completato il programma Shlav Bet (Fase B), che prevede due settimane di addestramento di base prima di essere destinati a ruoli non combattenti. Tuttavia, per la nuova brigata di riservisti è previsto un ulteriore addestramento di sei mesi per preparare i soldati a compiti di combattimento.
In vista del reclutamento, l’IDF ha predisposto un’ampia preparazione, compresa la ristrutturazione della base di addestramento Tebetz nella Valle del Giordano, adattandola alle esigenze della comunità ultraortodossa. I soldati della brigata avranno permessi speciali, come la possibilità di indossare abiti del sabato durante il riposo e l’obbligo di partecipare a preghiere e a un’ora di studio della Torah al giorno. Inoltre, potranno utilizzare esclusivamente telefoni “kasher”, privi di social media e di altre applicazioni non autorizzate. “L’arruolamento dei primi soldati nella Brigata Hashmonaim rappresenta un traguardo importante per il rafforzamento dell’esercito e per l’integrazione della comunità ultraortodossa nel servizio militare”, ha dichiarato il portavoce dell’IDF.
La nuova brigata è comandata dal colonnello Avinoam Emunah, ufficiale ortodosso di alto grado, e supervisionata dal generale David Zini, responsabile del Comando Addestramento dell’IDF. L’esercito ha anche annunciato che ulteriori soldati ultraortodossi verranno reclutati nei prossimi mesi per ampliare la brigata.
Questa iniziativa non è isolata: l’IDF ha già diverse unità dedicate ai soldati Haredim, come il battaglione Netzah Yehuda nella Brigata Kfir, la Compagnia Tomer nella Brigata Givati e la Compagnia Hetz nella Brigata Paracadutisti. Inoltre, lo scorso mese l’IDF ha istituito la prima unità di tecnici dell’Aeronautica Militare per giovani ultraortodossi, consentendo loro di mantenere il proprio stile di vita religioso durante il servizio.
Nonostante i progressi, la questione del servizio militare per gli Haredim resta altamente divisiva. Molti ultraortodossi temono che l’arruolamento possa portare alla secolarizzazione dei giovani, mentre il resto della popolazione israeliana è scettica verso il sistema di esenzioni, soprattutto dopo l’attacco del 7 ottobre e l’intensificarsi del conflitto, che ha visto oltre 825 soldati caduti e 300.000 riservisti richiamati.
“Il nostro obiettivo è raggiungere almeno il 50% di reclutamento tra i giovani Haredim nei prossimi sette anni – ha affermato il Ministro della Difesa Israel Katz in una recente riunione con i vertici militari – Questo è un passo cruciale per la sicurezza nazionale”.
Katz ha annunciato inoltre la preparazione di una nuova legge per la leva degli Haredim, che sarà presto discussa alla Knesset. Il suo obiettivo è arruolare almeno il 50% degli Haredim diciottenni entro sette anni, mentre l’IDF ha dichiarato di poter integrare il 100% dei nuovi diciottenni in un anno e mezzo.