
Sebbene stia vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia, Israele resta nella top ten dei Paesi più felici al mondo. Lo Stato ebraico si posiziona all’ottavo posto, secondo la classifica del World Happiness Report 2025, la pubblicazione annuale delle Nazioni Unite. Il rapporto valuta, attraverso un sondaggio di auto-valutazione, il benessere globale della vita da parte dei cittadini e si basa su fattori quali reddito, supporto sociale, livello di istruzione, salute pubblica, livello di corruzione, libertà di stampa e fiducia nelle istituzioni.
Israele, nonostante sia sceso di tre posizioni rispetto all’anno precedente, continua a eccellere nella qualità delle relazioni sociali, anche se si rileva una minore aspettativa di vita e un calo della fiducia nelle istituzioni governative.
Le nazioni nordiche dominano la classifica. La Finlandia è al primo posto per l’ottavo anno consecutivo, seguita da Danimarca e Islanda, poi da Svezia e Paesi Bassi per chiudere la top five. Costa Rica e Norvegia precedono Israele che è seguito da Lussemburgo e Messico. L’Australia si è classificata all’11esimo posto, mentre gli Stati Uniti, mai stati così infelici, scendono al 24esimo, posizione attribuita soprattutto alla solitudine e ai problemi economici che hanno i giovani americani.
Israele detiene il primo posto fra i Paesi più felici in Medio Oriente. Il Libano è quasi in fondo alla classifica con il 145esimo posto, lo Yemen è al 140 e l’Iran al 99. L’Afghanistan è ancora una volta all’ultimo posto (il 147), preceduto da Sierra Leone, Libano, Malawi e Zimbabwe. L’Italia è salita di una posizione rispetto all’anno precedente, collocandosi al 40esimo posto.
Il World Happiness Report è realizzato grazie alla partnership tra la multinazionale di statistica Gallup, il Centro di Ricerca Wellbeing di Oxford, il Network delle Soluzioni per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.