Come annunciato domenica dal
Ministero della Sanità, a fronte del drastico calo della diffusione di Covid-19
e della morbilità, a partire dal 20 maggio i viaggiatori in arrivo all’aeroporto
Ben Gurion non saranno più tenuti a sottoporsi al tampone PCR (molecolare).
Tuttavia è stato formulato un
piano che permette un sistema di test completo o parziale in aeroporto in caso
di necessità.
“Forniamo tutti gli strumenti –
ha detto il ministro Nitzan Horowitz – per proteggere la salute pubblica. Dove
non c’è la necessità, non imporremo restrizioni”.
Il Ministro della Sanità ha anche
affermato che, a partire da martedì, gli stranieri non dovranno effettuare un
test PCR prima del volo per Israele, basterà solo il tampone rapido entro 24
ore dalla partenza.
“Allo stato attuale – ha
affermato Gilad Kariv, presidente della Commissione di Costituzione, diritto e
giustizia – si dovrebbe tornare ad una routine completa, focalizzando
l’attenzione solo su coloro che sono a rischio”.