In questi giorni la costa israeliana è invasa dalle meduse. Il fenomeno, ripreso con foto e video al largo della baia di Haifa dall’Israel’s Nature and Parks Authority, lancia un chiaro segnale sullo squilibrio ecologico causato dai cambiamenti climatici.
Secondo l’ente governativo israeliano, la causa principale della proliferazione di questo organismo marino è l’innalzamento della temperatura dell’acqua. Le meduse non sono solo un problema per i bagnanti: infilandosi nei sistemi di filtraggio degli impianti di desalinizzazione e delle centrali elettriche possono compromettere anche l’approvvigionamento energetico.
I ricercatori dell’Israel Society of Ecology and Environmental Sciences (ISEES) ritengono che a causare il loro incremento vi siano anche la pesca industriale, che provoca la scomparsa di alcuni predatori come le tartarughe marine e il pesce luna oceanico, la dispersione di fertilizzanti nelle acque e il Canale di Suez, che permette alle meduse di passare dal Mar Rosso al Mar Mediterraneo, dove ora sono presenti 17 specie diverse, la maggior parte delle quali non velenose.