“Un evento storico”: questo, secondo alcuni media locali, il significato dell’arrivo ieri in Israele del judoka iraniano Saeid Mollaei, che nei prossimi giorni prenderà parte al ‘Tel Aviv Grand Slam’ assieme con oltre 400 atleti provenienti da 63 Paesi. Mollaei, precisa la stampa, è il primo sportivo nato in Iran che partecipi ad una gara in Israele da quando l’ayatollah Khomeini ha assunto il potere a Teheran. “Sono molto felice di partecipare a questa competizione” ha detto Mollaei, secondo la televisione Canale 12, arrivando all’aeroporto di Tel Aviv che nelle ultime settimane è chiuso quasi del tutto a causa del coronavirus. Ad accoglierlo c’era il presidente della Associazione judo israeliana. Mollaei risiede in Germania, dove ha ricevuto asilo politico, e ora rappresenta la Mongolia.
Il judoka iraniano Saeid Mollaei, nel 2019 era stato costretto dalle autorita’ della Repubblica islamica a perdere ai campionati di Tokyo per evitare di gareggiare contro l’atleta dello Stato ebraico. Dopo aver lasciato Teheran per le minacce di morte ricevute, Mollaei ha ottenuto lo status di rifugiato dalla Germania prima di essere chiamato a rappresentare la Mongolia. “Sono molto felice di essere venuto per questa competizione. Grazie per l’accoglienza”, ha affermato il judoka all’arrivo, prima di essere trasferito nell’hotel dove restera’ in quarantena per un breve periodo, in attesa di essere sottoposto al tampone per il Covid.