L’aereo della compagna di bandiera israeliana El Al decollato ieri da Tel Aviv e diretto ad Abu Dhabi, nel primo storico volo diretto tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti, “era dotato di un sistema per proteggere gli aerei dalle minacce aeree come i missili terra-aria”. Lo hanno raccontato i media israeliani. “Le contromisure IR dirette (DIRCM) prodotte da Elbit Systems difendono gli aeromobili rilevando, monitorando e bloccando minacce a infrarossi in arrivo come missili terra-aria a ricerca di calore e missili terra-aria a spalla, noti anche come aria portatile sistemi di difesa (MANPAD)”, come ha raccontato il quotidiano Jeusralem Post.
DIRCM di Elbit System integra la più recente tecnologia laser in fibra avanzata insieme a una telecamera termica ad alto frame rate e una piccola torretta a specchio altamente dinamica. Le quattro telecamere possono rilevare il lancio di un missile e puntare il raggio laser verso la testata a ricerca di calore del missile per accecarlo e deviarlo dall’aereo. Il sistema è stato installato su velivoli commerciali israeliani, nonché sulle piattaforme per elicotteri C27J, C130J e AW101 dell’Aeronautica Militare italiana e anche sulla flotta di trasporto multiruolo multinazionale (MMF) della NATO. Il sistema è stato installato nei giorni scorsi sull’aereo El Al in volo per Abu Dhabi.
Mentre gli aerei commerciali tendono a volare ad altitudini che sono fuori dalla portata della maggior parte dei sistemi missilistici terra-aria, questi sono vulnerabili durante gli atterraggi e i decolli quando sono ancora abbastanza bassi da essere presi di mira dai missili, compresi i missili lanciati a spalla dai terroristi vicino a un aeroporto.
L’impulso per lo sviluppo di un sistema di difesa missilistica per aerei di linea commerciali è arrivato in seguito al tentativo di al-Qaeda di abbattere un aereo passeggeri israeliano a Mombasa, in Kenya, nel 2002.