Fin dall’inizio della guerra contro Hamas, l’attrice Natalie Portman, di nazionalità israeliana e statunitense, ha espresso supporto e vicinanza a Israele.
Dopo un incontro con le famiglie degli ostaggi, ha pubblicato un video sulla pagina Instagram di “Bring Home Now”, in cui dice: “A tutte le famiglie. Ho avuto la fortuna di incontrare alcuni di voi. Sono rimasta inorridita al pensiero dell’esperienza che avete vissuto e che state vivendo ancora oggi. Mi unisco a voi nel chiedere alla comunità internazionale di porre fine a questo disastro umanitario e di proteggere donne, bambini, anziani e tutte le persone innocenti che in questo momento soffrono. – ha aggiunto – Io sono con voi, piango con voi, siete nei miei pensieri e mi unisco a voi nell’invocare di riportarli a casa ora”.
Il post si conclude con un invito rivolto alle organizzazioni che difendono i diritti delle donne a prendere posizione, chiedendo, inoltre, alle persone di contattare l’UN Women: “Le donne sono state uccise e violentate. Alcune sono state strappate dalle loro case di fronte agli occhi dei propri figli. (…) Gli atroci crimini sessuali commessi contro le donne israeliane il 7 ottobre da Hamas sono crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Prendete le distanze da questi crimini. Impegnatevi a preservare i diritti delle donne senza distinzione di religione, etnia o genere”.
Questa non è la prima volta che l’attrice premio Oscar parla del conflitto sui social media. A metà ottobre ha aperto una campagna di crowdfunding per aiutare i figli degli sfollati da tutte le comunità dell’area al confine con Gaza e su Instagram aveva già scritto: “Il mio cuore è spezzato per il popolo di Israele. Bambini, donne e anziani sono stati assassinati e strappati via dalle loro case. Sono scioccata per queste azioni barbare e prego con tutto il cuore per le famiglie”.