Una mostra fotografica sul Mar Morto ed un concorso, per celebrare la Giornata della Terra. Così Noam Bedein e Ari Leon Fruchter, i fondatori del Dead Sea Revival Project, hanno pensato ancora una volta a valorizzare uno tra i tesori d’Israele attraverso l’arte ambientale, l’educazione, la ricerca e la documentazione.
La fotografia diventa ancora una volta una forma di attivismo per sostenere le “ragioni” dell’ambiente. Il concorso è stato lanciato durante la fase acuta della pandemia, così hanno partecipato di 40 paesi, inclusi la Giordania, il Bahrein, il Kuwait e gli Emirati Arabi Uniti per un totale di 3524 fotografi partecipanti, e 13.123 foto. A vincere la competizione il fotografo israeliano Alex Bronfer, con uno scatto che in cui una donna ricoperta di fanghi del Mar Morto fissa l’obiettivo con il mare di sfondo.
Oltre alla foto prescelta per il primo premio (500 dollari ed una settimana di soggiorno al Mar Morto) altre 40 immagini sono state selezionate per la mostra online (https://www.thedeadseamuseum.com/) e per l’esposizione vera e propria aperta oggi al Cultural Center di Arad, città tra il Negev ed il deserto della Giudea a circa 16 km dal Mar Morto.