Sono volati in Moldavia per regalare sorrisi ai rifugiati ucraini. Indossano abiti colorati e grandi nasi rossi: sono i clown medici israeliani del “Dream Doctors Project”, formati per affiancare le equipe multidisciplinari di medici e infermieri negli ospedali e in situazioni di particolare difficoltà e disagio.
Dall’inizio dell’invasione russa sono arrivati nella capitale moldava Chisinau due gruppi di clown dottori in missione d’emergenza internazionale: uno su richiesta del Rabbino capo di Moldavia Pinchas Saltzman, l’altro su invito dei medici e dei volontari dell’organizzazione “For their sake: physicians for Holocaust survivors”.
Come riporta il Times of Israel, i quattro clown, che lavorano sempre in coppia, hanno collaborato non solo con le organizzazioni ebraiche ma anche con il governo moldavo, al fine di poter incontrare i rifugiati ucraini nelle zone appositamente allestite e al valico di frontiera di Palanca.
“La clownterapia aiuta a rilasciare molta tensione – ha spiegato Reut Shifman Tsoref, in arte ‘Zaza’, che viene da Givat Ye’arim, vicino Gerusalemme, e lavora come clown dottore allo Shaare Zedek Medical Center – Si tratta di portare la cosa più irrazionale nella situazione più irrazionale per renderla razionale”.
Tra i clown c’è anche Michael Gleenberg, nato a Chisinau, emigrato in Israele 31 anni fa, medico dell’Assuta Ashdod Hospital, nel sud d’Israele. “I clown hanno avuto un impatto più rilevante rispetto a tutta la delegazione di medici – ha raccontato Gleenberg – Le persone hanno bisogno soprattutto di essere confortate. Avremmo dovuto avere 24 clown e quattro dottori, non il contrario”.
“Gli stessi medici sono diventati clown. – ha aggiunto Shiftman Tsoref – Una bambina non voleva più lasciare andare uno dei nostri dottori. Suo padre era rimasto in Ucraina e non lo vedeva da dieci giorni”. “A volte gli adulti non vogliono essere abbracciati per orgoglio – ha detto Shiftman Tsoref – ma a un clown glielo permettono”.