Il Presidente dello Stato Isaac Herzog ha significativamente svolto la sua prima visita ufficiale per inaugurare la sede della residenza per anziani dedicata alla memoria di Joseph Wilf. Il complesso, situato a Tel Aviv, è formato da 290 unità abitative destinate a nuovi immigrati e sopravvissuti alla Shoah. La ristrutturazione è stata recentemente completata grazie ad un finanziamento ricevuto dal Programma Amigour, fiore all’occhiello dei progetti dell’Agenzia Ebraica.
In Israele la scarsità di case a basso costo impone grandi sacrifici a molti anziani. La situazione è particolarmente grave per i sopravvissuti alla Shoah e per gli immigrati dall’ex Unione Sovietica, spesso soli, senza figli, famigliari o amici che possano aiutarli, sono costretti a vivere in povertà.
In questo progetto Herzog ha molto creduto durante il suo mandato di Chairman di Agenzia Ebraica “investire nella costruzione di abitazioni per la nostra popolazione anziana e a rischio è stata una mia priorità all’Agenzia Ebraica ed è mio desiderio continuare a dedicare attenzione ai meno giovani per permettere loro di vivere dignitosamente”. Ze’ev Elkin, Ministro dell’edilizia abitativa ha aggiunto “è un imperativo morale per il nostro paese garantire una casa agli anziani che non possono permettersela. Onorare il padre e la madre non è solo uno dei dieci Comandamenti è un modo di interpretare il nostro ruolo nella società israeliana”. Amira Ahronoviz, Direttore Generale e CEO di Agenzia Ebraica ha spiegato “queste case sono il primo lotto di un investimento più ampio e articolato di 2650 case che si svilupperà in tutto il paese nei prossimi anni e sarà di straordinaria utilità. Ogni location dispone di staff dedicato e di un assistente sociale, per aiutare i residenti e assicurare che ogni loro bisogno sia soddisfatto”.