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    ISRAELE

    “Hebrew Book Week”: in Israele la guerra non ferma la celebrazione della cultura e della lettura

    La Hebrew Book Week in Israele è un evento molto atteso e popolare che celebra la cultura della lettura e l’amore per i libri nel Paese. Anche quest’anno, nonostante il conflitto in corso, le continue tensioni e la situazione politica complessa, nei giorni centrali di giugno, gli israeliani si sono nuovamente riuniti per partecipare a una serie di eventi letterari, fiere del libro e attività legate alla letteratura e alla creatività ebraica.

    La tradizione della “Settimana del Libro Ebraico” risale agli anni ’20, quando a Tel Aviv la pionieristica editrice Bracha Peli, insieme alla sua Masada Press, organizzò una fiera di strada per vendere libri. Da allora, l’evento è cresciuto e si è trasformato in una grande fiera del libro che attira migliaia di visitatori ogni anno. In Israele vengono acquistati annualmente circa 34 milioni di libri da una popolazione composta da 9,9 milioni di persone. 

    Durante questa settimana, i visitatori possono partecipare a eventi letterari, incontri con autori, spettacoli musicali, laboratori di scrittura creativa e molto altro. Le fiere del libro si svolgono in diverse città, tra cui Gerusalemme e Tel Aviv, e offrono ai partecipanti l’opportunità di acquistare libri a prezzi scontati e di scoprire nuovi titoli e autori. 

    Per molte persone, come ad esempio gli Haredim, questa settimana rappresenta un’opportunità per rifornire la loro libreria, mentre per autori come Gil Troy e Natan Sharansky è un’occasione per promuovere i loro nuovi libri. Inoltre, l’Hebrew Book Week è stata caratterizzata da alcuni dibattiti tra quattro importanti autori israeliani, tra cui Haim Be’er e Yaniv Itzikowitz.

    Anche in luoghi come la Biblioteca Nazionale d’Israele (NLI)  e Yad Vashem sono stati organizzati eventi speciali in onore della “Settimana del Libro Ebraico”. Nella prima sono state celebrate alcune figure della letteratura israeliana come Naomi Shemer e Yehuda Amichai, con concerti commemorativi per il 20° anniversario della morte di Shemer e il centenario della nascita di Amichai, mentre Yad Vashem ha invece offerto sconti del 40% per tutto il mese su molti dei titoli nella sua libreria online.

    L’Hebrew Book Week coincide con il Mese della Lettura, durante il quale il Ministero della Cultura israeliano ha inviato numerosi scrittori nei centri comunitari delle zone periferiche come KiryatGat, Yeruham, Netivot e Ariel per condurre workshop di scrittura creativa per bambini e adulti. Anche a Sderot questa settimana ha rappresentato una sorta di “fuga momentanea dalla realtà” per le famiglie che sono tornate nelle loro case di fronte a Gaza pochi mesi fa.

    Eventi musicali e presentazioni di libri sono dunque solo alcune delle attività che hanno coinvolto il pubblico e celebrato la cultura della lettura e della letteratura.

    Nonostante le difficoltà e le tensioni che caratterizzano la vita in Israele nell’ultimo periodo, la “Settimana del Libro Ebraico” continua a essere un momento di gioia, celebrazione e scoperta per gli amanti dei libri e della cultura. Attraverso eventi come questi, la comunità israeliana dimostra il suo impegno per la conoscenza, la creatività e la condivisione delle storie che definiscono la propria identità e il proprio patrimonio culturale.

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