Una cellula
di miliziani palestinesi ha cercato questo mese di abbattere con un missile un
elicottero militare israeliano impegnato in una incursione nel nord della
striscia di Gaza. Lo riferisce il giornale palestinese al-Quds secondo cui la
cellula e’ stata pero’ notata per tempo e neutralizzata da un caccia israeliano
che era nelle vicinanze. La notizia non e’ stata commentata in Israele. Nei
giorni scorsi le accresciute capacita’ offensive di Hamas sono state descritte
anche da Yediot Ahronot, secondo cui l’ala militare del movimento si e’ vista
costretta a sviluppare nuove tecniche di attacco – fra cui il ricorso a droni –
in quanto Israele sta per completare la costruzione attorno a Gaza di una barriera
che ostruisce i suoi tunnel militari. In questo modo diventa piu’ difficile la
infiltrazione di unita’ di commando.
L’ala
militare di Hamas, secondo Yediot Ahronot, e’ riuscita a sviluppare capacita’ offensive
con droni che sono adesso in grado di lanciare razzi contro obiettivi
israeliani. Fra questi obiettivi, le batterie di difesa missilistica Iron Dome
o anche mezzi blindati, che sono meno protetti nella loro parte superiore. Il
ricorso ai droni di attacco, nota il giornale, e’ stato utilizzato sul campo
dagli Hezbollah e dall’Isis. Uno degli scenari descritti dal giornale e’ il
lancio simultaneo da Gaza verso Israele di decine di ”droni kamikaze” verso i
quali, secondo il giornale, l’esercito israeliano e’ impreparato. Fra i vantaggi
dei droni, fa notare Yediot Ahronot, vi sono il loro basso costo e la relativa
facilita’ di trafugarli nella
Striscia.
All’inizio
del mese Hamas e la Jihad islamica hanno lanciato da Gaza verso Israele circa 700
razzi in 48 ore (malgrado i ripetuti attacchi dell’aviazione israeliana),
mostrando cosi’ di aver potenziato le propria capacita’ offensive.