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    ISRAELE

    Hamas chiese 500 milioni a Teheran per distruggere Israele. Katz: “Iran dietro l’attacco del 7 ottobre”

    In una dichiarazione video diffusa domenica, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha rivelato l’esistenza di un documento di intelligence che collegherebbe direttamente l’Iran alla pianificazione dell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023. Il documento, rinvenuto nei tunnel dei vertici di Hamas a Gaza, risale al giugno 2021 e consiste in una lettera inviata dai leader del gruppo, Yahya Sinwar e Muhammad Deif, al comandante della Forza Quds del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, Esmail Qaani.
    “Presento per la prima volta un documento che dimostra in modo inequivocabile la connessione diretta tra l’Iran e i capi di Hamas, come parte del loro piano per distruggere Israele” ha dichiarato Katz durante una visita all’unità dell’intelligence militare israeliana specializzata nell’analisi del cosiddetto “bottino tecnico”, nota con l’acronimo ebraico Amshat.
    Nel documento, Sinwar e Deif chiedevano al comandante iraniano un finanziamento di 500 milioni di dollari, pari a circa 20 milioni di dollari al mese per due anni, al fine di portare avanti un progetto finalizzato alla distruzione dello Stato di Israele.
    Secondo quanto riportato da Katz, Saeed Izadi, responsabile della Divisione Palestinese all’interno dell’IRGC, avrebbe accettato la richiesta, garantendo che, nonostante la difficile situazione economica dell’Iran, Teheran avrebbe continuato a finanziare Hamas. “La lotta contro Israele e gli Stati Uniti è la priorità assoluta del regime iraniano” avrebbe affermato Izadi in risposta.
    “La conclusione è chiara: l’Iran è la testa del serpente,” ha dichiarato Katz. “Nonostante tutte le sue smentite, finanzia e promuove il terrorismo in tutta la regione: da Gaza al Libano, dalla Siria alla Giudea e Samaria, fino agli Houthi in Yemen, con un unico obiettivo: distruggere Israele.” Il ministro ha poi ribadito che “Israele farà tutto il possibile per impedire all’Iran di ottenere un’arma nucleare e continuerà a colpire i suoi proxy nella regione finché l’asse del male iraniano non sarà annientato e sconfitto”.

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