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    ISRAELE

    Giorno 277: cosa sta succedendo a Gaza e al confine con il Libano?

    Proseguono le trattative a Doha per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco temporaneo. A gestire i negoziati dal lato israeliano il capo del Mossad e quello dello Shin Bet. Nel frattempo, continuano le operazioni all’interno della Striscia di Gaza.
    A poco più di nove mesi dallo scoppio della guerra, il 60% dei terroristi di Hamas è stato ucciso o è ferito. Lo ha rivelato il ministro della Difesa Yoav Gallant alla Knesset. Ha sottolineato inoltre che Israele ha smantellato la maggior parte dei 24 battaglioni del gruppo terroristico. “Abbiamo restituito metà degli ostaggi e siamo determinati a recuperare i restanti. L’establishment di sicurezza è determinato a raggiungere gli obiettivi della guerra”, ha affermato durante l’incontro.
    All’inizio di questa settimana, l’esercito israeliano ha dichiarato di aver iniziato a operare nella struttura dell’UNRWA in un’operazione congiunta con lo Shin Bet, in seguito a informazioni di intelligence riguardanti l’uso dell’area da parte di Hamas e della Jihad islamica palestinese e l’esistenza di infrastrutture terroristiche nella zona. Nel corso delle operazioni è stato ucciso il sergente maggiore (ris.) Tal Lahat, che prestava servizio nell’unità Maglan della Commando Brigade.
    Nel frattempo, l’IDF si sta muovendo anche nel quartiere di Shejaia a Gaza City e al sud, a Rafah. A Gaza City le truppe della 98ª Divisione hanno eliminato decine di terroristi e distrutto i percorsi dei tunnel. A Rafah la 162ª Divisione ha ucciso diversi terroristi, trovato armi e demolito infrastrutture terroristiche sotterranee. Durante un bombardamento al centro della Striscia, l’aeronautica ha eliminato diversi combattenti di Hamas, tra cui diversi membri delle unità di tunnel e missili anticarro.
    Mentre la guerra prosegue, continua il massiccio lancio di razzi dal sud del Libano. Ieri ne sono stati lanciati almeno 40 in risposta alla morte di Yasser Qarnabash, che è stato ucciso in un attacco contro un veicolo di Hezbollah nei pressi di un posto di blocco dell’esercito siriano sull’autostrada Damasco-Beirut. Parlando all’agenzia di stampa AFP, una fonte vicina a Hezbollah ha affermato che Qarnabash era un’ex guardia del corpo del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Un’auto è stata colpita in pieno da uno di questi razzi sulle alture del Golan. Due civili israeliani, Noa e Nir Baranes, sono rimasti uccisi.

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