Nei dati pubblicati, in occasione di Yom Yerushalaim, dal Ministro del Turismo israeliano Orit Farkash-Hacohen, Gerusalemme è la meta preferita dai turisti che arrivano nel Paese. Con 88 hotel e oltre 10.000 camere d’albergo, alla città spetta il primato dell’accoglienza. Ma anche del business che ruota attorno al turismo, visto che il 21,8% dei lavoratori è impiegato negli alberghi della città. «Negli anni passati Gerusalemme era come una calamita per milioni di cristiani da tutto il mondo. – ha detto il Ministro presentando i dati – Non ho dubbi che, nei prossimi anni, attirerà anche turisti arabi e musulmani da Emirati, Marocco, Bahrein, e da altri Paesi». Tra le città più segnate dalla pandemia, adesso Gerusalemme, con il 60% della popolazione immunizzata dal Covid, si appresta ad accogliere turisti da molti paesi, tra cui quelli coinvolti negli Accordi di Abramo.
Per Yom Yerushalaim si celebra l’anniversario dell’unificazione, ma anche una ripartenza in termini culturali ed economici. Lo spiega a Shalom Fleur Hassan – Nahoum, Vice Sindaco di Gerusalemme e fondatrice dell’UAE – Israel Business Council, impegnata da anni nello sviluppo e nella modernizzazione della città, e coinvolta in prima persona nei progetti condivisi dai paesi degli Accordi di Abramo. E se c’è una città d’Israele in cui gli Accordi di Abramo avranno ancor di più un forte impatto, questa è Gerusalemme.
«La nostra città è stata una delle più colpite dalla pandemia –spiega Fleur Hassan – Nahoum -. Adesso oltre il 60% dei suoi abitanti è immunizzato. Abbiamo fatto una campagna di vaccinazioni nelle singole comunità, in lingua ebraica ed araba, anche per sensibilizzare le persone che avevano qualche resistenza a vaccinarsi. Adesso possiamo finalmente dire che su questo fronte siamo in un’ottima situazione». Malgrado le tensioni degli ultimi giorni, le celebrazioni per Yom Yerushalaim si svolgono in molte zone di Gerusalemme: «La città è tornata alla vita. Musei aperti, concerti ed eventi in strada, oltre alle consuete cerimonie e alle feste private. Lo scorso anno le celebrazioni sono state complicate, mentre oggi possiamo festeggiare».
Recandosi nel Bahrein, in Arabia Saudita, e negli Emirati Arabi Uniti, Fleur Hassan – Nahoum nell’ultimo anno ha speso gran parte della sua attività nella condivisione di nuovi progetti volti, con gli Accordi di Abramo, a preparare la Capitale di Israele ad accogliere un nuovo turismo e a far sì che la città colga le opportunità di business. «Gli Accordi di Abramo rappresentano una piattaforma di pace che offre anche opportunità di investimenti e turismo. Oltre il 20% dell’economia di Gerusalemme gira intorno al turismo internazionale. – spiega –Gerusalemme ha infatti un ruolo chiave negli Accordi. Stiamo lavorando a tutti i siti che prevedono un flusso importante di turismo arabo, comprese le infrastrutture di riferimento che stiamo migliorando». Secondo Fleur Hassan – Nahoum sarà anche la cultura e la reciproca conoscenza, ad avvicinare i popoli a Gerusalemme, così la Vice Sindaco annuncia una mostra: «Stiamo preparando con gli Emirati Arabi Uniti una mostra condivisa di arte calligrafica, che si svolgerà in contemporanea tra Gerusalemme e Dubai. Sono certa che questa nuova stagione porterà prosperità alla città e al Paese».