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    Gerusalemme: la squadra di calcio Beitar apre a giocatori arabi

    Il
    proprietario di Beitar Jerusalem, squadra di calcio israeliana (prima
    divisione), che spesso ha accupato le cronache per gli eccessi anti-arabi di parte
    dei suoi sostenitori, ha annunciato oggi che “la religione” non è più
    un criterio per il reclutamento di giocatori, suggerendo così che potrebbe
    ingaggiare calciatori arabi israeliani. Il club, che che ha vinto sei volte il
    campionato della prima divisione, non ha mai ingaggiato giocatori della
    comunità araba, musulmani o cristiani. “Beitar non è un club razzista. Da
    oggi la religione non è più un fattore nella scelta dei giocatori del
    club”, ha annunciato in una conferenza stampa Hogeg Moshe, un imprenditore
    che ha comprato il club nelle ultime settimane. Secondo il nuovo proprietario,
    conta solo il criterio sportivo. “Reclutare un giocatore unicamente perché
    è arabo sarebbe anche una forma di razzismo”, ha detto Moshe Hogeg. Il
    club ha ricevuto l’anno scorso un premio per la sua lotta contro il razzismo
    dalle mani del presidente israeliano.

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