Parlare
di tregua forse è troppo presto. Ma dalla tarda sera di ieri permane il cessate
il fuoco, richiesto da Hamas con la mediazione egiziana, dopo che nella
giornata di ieri erano piovuti da Gaza verso il sud israeliano più di 200
missili con le sirene di allarme antimissili che sono risuonate
ininterrottamente ad Ashkelon, Sdot Negev, Eshkol, colpendo dopo quattro anni
anche Beer Sheva. Un’escalation di attacchi da parte del movimento terroristico
di Hamas che ha causato undici i feriti in Israele, tra cui una donna
thailandese in gravi condizioni, scatenando il panico per tutta la giornata e
la corsa nei rifugi sotterranei. Con la reazione israeliana che aveva preso di
mira nel pomeriggio, dopo aver avvertito la popolazione civile di allontanarsi,
una sede operativa di Hamas situata nel quartiere di
Reimal, a nord della Striscia.