Il premier Benyamin Netanyahu di recente ha esteso a 90 anni, contro i 70 precedenti, il periodo di secretazione degli archivi e dei documenti di organizzazioni di sicurezza israeliane quali il Mossad e lo Shin Bet. Una decisione che non rende disponibili le informazioni – come ad esempio quelle sulla Guerra di indipendenza del 1949 – non prima del 2039. Oppure al 2100 quelle – se esistono – sull’assassinio nel 2010 a Dubai di Mahmoud al-Mabhouh, uno dei capi di Hamas. Lo stesso succederà per i documenti della Commissione dell’Energia atomica israeliana, per alcune unità militari speciali e per l’Istituto della ricerche biologiche. L’ufficio del premier ha motivato la decisione sostenendo che ci sono seri motivi di sicurezza nazionale in ballo.