La sinistra
in Israele, stando al 94% dei risultati scrutinati e’ scomparsa. Il partito
laburista, creatura nata nel 1968 dalla fusione di tre formazioni di
centro-sinistra sotto il segno del padre della patria David Ben Gurion e che ha
visto tra le sue fila politici come Golda Meir, Yitzhak Rabin e Shimon Peres,
e’ quasi scomparso dal panorama politico. I sondaggi lo davano intorno ai 10
seggi, sicuramente un pessimo risultato rispetto ai 19 conquistati alle
elezioni del 2015, quando era in coalizione con l’Hatnua di Tzipi Livni che
all’inizio di quest’anno ha annunciato la sua uscita dalla scena politica, lei
che sembrava l’astro nascente della sinistra israeliana, ex ministro degli
Esteri e destinata ad un futuro politico notevole. Il suo partito conquistò 5
seggi, facendo diventare la loro Unione Sionista la seconda forza dopo il
Likud. I 6 o 8 seggi che conquistera’ il partito laburista rappresentano una sconfitta
enorme, come ha dichiarato anche il suo leader Avi Gabbay che pero’ non ha
annunciato le dimissioni. Non e’ andata molto meglio all’altro partito di
sinistra, Meretz, che dovrebbe perdere un seggio rispetto ai cinque della
passata tornata elettorale.