Amos Oz, uno degli scrittori israeliani più celebri e tradotti in tutto il mondo, è morto a 79 anni. Era malato di cancro. “Il mio amato padre è spirato a causa di un tumore, poco fa, dopo un rapido deterioramento, nel sonno ed in pace, circondato dalle persone che lo amavano”, ha scritto su Twitter la figlia di Amos Oz, Fania. “Rispettate la nostra privacy. Non potrò rispondervi. Grazie a tutti quanti lo hanno amato”. Nato a Gerusalemme il 4 maggio del 1939, lo scrittore – autore di 18 libri, tra cui la sua autobiografia “Una storia di amore e di tenebra” – viveva ad Arad
Le sue prime pubblicazioni risalgono al 1961, quando aveva 22 anni. Nel corso della sua vita ha scritto novelle, saggi e romanzi, oltre a 500 articoli su periodici israeliani e internazionali.
Le opere di Amos Oz sono state pubblicate in 45 lingue in 47 Paesi nel mondo e ha ricevuto numerosi premi e onoreficenze, tra cui la Legion d’Onore francese, il Goethe Prize, il Premio Principe delle Asturia, l’Heinrich Heine Prize e l’Israel Prize. Nel 2008 ha ricevuto una laurea honoris causa dall’Universita’ di Anversa. Nel 2008 ha ricevuto il premio Dan David, nello stesso anno ha vinto anche il Premio Internazionale Primo Levi.
“Una storia di amore e di luce, adesso grandi tenebre. Una immensa tristezza cala su di noi con l’inizio del riposo sabbatico. Un gigante della scrittura. Splendore fra i nostri autori. Un gigante dello spirito”: cosi’ il Capo dello Stato israeliano Reuven Rivlin ha commentato la scomparsa dello scrittore Amos Oz. “Riposa in pace, caro Amos. Ci sei stato una cara compagnia”.
Oltre ad essere autore di romanzi e saggi, Oz e’ stato giornalista e docente di letteratura alla Universita’ Ben Gurion del Negev, a Be’er Sheva.
Autorevole sostenitore della “soluzione dei due stati” per porre fine al conflitto israelo-palestinese, Oz, con gli scrittori David Grossman e Abraham Yehoshua, ha rappresentato la coscienza critica dello Stato d’Israele negli ultimi decenni. Nel suo romanzo autobiografico “Una storia di amore e di tenebra” (Feltrinelli, 2003), Oz ha raccontato, attraverso la storia della sua famiglia, le vicende storiche del nascente Stato di Israele dalla fine del protettorato britannico: la guerra di indipendenza, gli attacchi terroristici dei Fedayyin, la vita nei kibbutz. I suoi lavori sono tradotti in oltre quaranta lingue. Con Feltrinelli Oz ha pubblicato: Conoscere una donna (2000), Lo stesso mare (2000), Michael mio (2001), La scatola nera (2002), Fima (2004), Contro il fanatismo (2004), D’un tratto nel folto del bosco (2005), Non dire notte (2007), La vita fa rima con la morte (2008), Una pace perfetta (2009), Scene dalla vita di un villaggio (2010, Premio Napoli), Una pantera in cantina (2010), Il monte del Cattivo Consiglio (2011, Premio Tomasi di Lampedusa 2012), Tra amici (2012; “Audiolibri Emons-Feltrinelli”, 2013), Soumchi (2013), Giuda (2014), Gli ebrei e le parole. Alle radici dell’identità ebraica (2013; con Fania Oz-Salzberger) Altrove, forse (2015), Tocca l’acqua, tocca il vento (2017) e Cari fanatici (2017), Finché morte non sopraggiunga (2018). Nella collana digitale Zoom di Feltrinelli ha pubblicato Si aspetta (2011) e Il re di Norvegia (2012).