La Kalush Orchestra, band che rappresenterà l’Ucraina all’Eurovision Song Contest 2022, è arrivata ieri in Israele per partecipare a un evento di quattro giorni nello Stato ebraico. Si tratta della prima apparizione straniera della band dall’inizio dell’invasione russa.
La notizia è arrivata tramite l’emittente pubblica ucraina Suspilne e quella israeliana Kan. La Kalush Orchestra, insieme ad altri 20 partecipanti prenderà parte all”Israel Calling”, una manifestazione annuale che invita cantanti dell’Eurovision a visitare Israele prima della competizione con tour di diversi giorni nel Paese e che si concluderà con un concerto alla Menorah Mivtachim Arena di Tel Aviv giovedì.
I sei membri della band per partire per lo Stato ebraico hanno ricevuto un permesso speciale per lasciare il Paese nel mezzo del conflitto in corso. Infatti è attualmente vietato uscire dall’Ucraina agli uomini in età militare.
“I membri della Kalush Orchestra hanno deciso che il meglio che possono fare per il paese ora è supportare l’Ucraina con le loro esibizioni e attraverso la comunicazione con il pubblico europeo”, ha scritto domenica Suspilne. “Vogliamo mostrare alla comunità mondiale la musica ucraina e il nostro spirito. Abbiamo davvero bisogno di supporto in questo momento difficile”, ha detto la band, secondo quanto riportato dall’emittente pubblica ucraina.
Sempre secondo Suspilne, i membri della band visiteranno i rifugiati ucraini a Tel Aviv martedì e mercoledì incontreranno il Ministro delle costruzioni e degli alloggi Ze’ev Elkin, che proviene proprio da Kharkiv. Durante il concerto di giovedì sera sarà possibile fare donazioni a sostegno dell’Ucraina.
“Ringraziamo gli organizzatori in Israele per l’invito e non vediamo l’ora di incontrare la comunità dell’Eurovision”, ha affermato Oleh Psiuk, fondatore e frontman della Kalush Orchestra. “Questo supporto riteniamo sia incredibilmente importante per noi e per l’intero Paese” ha aggiunto.
Il mese scorso la European Broadcasting Union, che organizza il concorso canoro, ha dichiarato che avrebbe esonerato la Kalush Orchestra dall’obbligo di registrare un’esibizione dal vivo su nastro e le consentirebbe di presentare una registrazione precedente qualora non fosse in grado di farlo dal vivo a Torino. Ma proprio pochi giorni fa la band ha annunciato attraverso un post su Instagram la sua presenza all’Eurofestival proprio dal vivo. “In un momento in cui l’attenzione del mondo è focalizzata sull’Ucraina, il nostro modo di aiutare è raccontare la guerra in Ucraina e comunicare con il pubblico europeo attraverso il nostro lavoro”, si legge nel post.