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    Covid: Israele, al via sperimentazione vaccino su esseri umani

    Cominceranno la prossima settimana in Israele le sperimentazioni sugli esseri umani del vaccino anti covid Brilife, prodotto dall’Israel Institute for Biological Research. Lo ha annunciato lo stesso istituto, specificando che ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie nazionali e internazionali. La sperimentazione umana di fase 1 durera’ diversi mesi e sara’ condotta su 80 volontari di eta’ compresa tra i 18 e i 55 anni presso lo Sheba Medical Center di Tel Hashomer e il centro medico dell’Universita’ Hadassah di Gerusalemme. Tutto iniziera’ il 1 novembre con due volontari. A seconda delle loro risposte, gli altri volontari, 40 per centro, riceveranno gradualmente dosi di vaccino. Ogni volontario ricevera’ un’iniezione, ma alcuni riceveranno un placebo. Ci vorranno tre settimane di monitoraggio sui volontari per determinare se ci sono effetti collaterali causati dal vaccino. Nel monitoraggio, saranno cercati anche eventuali anticorpi contro il coronavirus, che portano all’immunita’.

    Quando la Fase 1 sara’ completata, se avra’ successo, avra’ inizio la seconda, nella quale il vaccino sara’ testato su 960 volontari sani di eta’ superiore ai 18 anni, allo scopo di completare i test di sicurezza e individuare le giuste dosi, oltre a continuare a misurarne l’efficacia. Se le prime due fasi daranno esito positivo, il prossimo aprile o maggio iniziera’ una sperimentazione di fase III su 30 mila volontari per la fase finale. Una volta completata anche questa, il vaccino potra’ essere approvato e la popolazione sara’ vaccinata contro il virus. Il vaccino israeliano, che si basa sull’utilizzo di un virus della stomatite vescicolare (Vesicular stomatitis viruses, Vsv), un tipo di virus che non causa malattie negli uomini, e’ stato testato con successo sui suini. Attraverso l’ingegneria genetica, alcune proteine vengono attaccate al virus Vsv per formare le “corone” del coronavirus che vengono identificate dall’organismo come Covid. Di conseguenza, il corpo produce anticorpi contro di esso. Soddisfazione e’ stata espressa sia dal ministro della difesa Benny Gantz, che dal direttore dell’Iibr, il professor Shmuel Shapira, che si e’ dichiarato molto fiducioso nel vaccino. Al momento, sono gia’ pronte 25 mila dosi di vaccino, ma l’istituto ha capacita’ per produrne 15milioni. Intanto nelle scorse settimane, il Mossad avrebbe portato in Israele dosi del vaccino cinese per studiarlo. Secondo quanto afferma il Jerusalem Post, che ha parlato con una fonte interna al ministero della salute, Israele sta lavorando diplomaticamente per assicurarsi dosi di vaccino da piu’ fonti straniere. (AGI)

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