Il ministero della Sanità di Israele ha annunciato questa mattina 377 nuovi casi di coronavirus relativi alle ultime 24 ore per complessivi 21.246, di cui 5.127 attivi. Il bilancio delle vittime è rimasto a 307. Lo scrive il sito del Times of Israel. Le cifre confermano il trend al rialzo della scorsa settimana, che ha visto 200-300 casi al giorno nella maggior parte dei giorni e un costante aumento del numero di pazienti in gravi condizioni. Una situazione che desta particolare allarme, anche alla luce di un rapporto di una task force militare secondo cui Israele potrebbe vedere raddoppiare il numero di contagi entro una settimana. Secondo questo documento, stilato dal Coronavirus National Information and Knowledge Center, il tasso di infezione nello Stato ebraico sta aumentando di circa l’8% al giorno e il numero di pazienti raddoppia ogni nove giorni. La task force ha avvertito di possibili focolai nella città ultraortodossa di Bnei Brak, nella città araba settentrionale di Umm al-Fahm e nella città costiera di Bat Yam. Desta particolari preoccupazioni la città sulla spiaggia, che ha una popolazione relativamente più anziana rispetto ad altre aree. L’unità ha anche supportato l’uso della tecnologia per cercare di ridurre la diffusione del nuovo coronavirus, tramite app sui telefoni (come il programma israeliano Magen) e la scansione dei codici QR agli ingressi degli spazi interni.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha avvertito che se le regole anti-Covid non verranno rispettate, saranno multe ancora piu’ salate. Netanyahu ha anche fatto riferimento all’uso degli “strumenti digitali”: “Sappiamo che e’ un tema problematico ma d’altra parte sappiamo anche che ci ha aiutato nel contenere l’epidemia”.
Nel frattempo, dopo tre mesi di stop, hanno ripreso a viaggiare i treni intercity, ulteriore tappa nella riapertura graduale del Paese nonostante la seconda ondata di coronavirus che l’ha colpito. Il servizio e’ ripreso ma con limitazioni: in tutto sono ammessi 500 passeggeri, la meta’ della normale capacita’, e bisogna prenotare il posto in anticipo; obbligatoria sempre la mascherina ed e’ vietato mangiare o bere. L’ad delle Ferrovie, Michael Maixner, ha sottolineato che se ci saranno affollamenti, “bisognera’ rivedere” la decisione, e ha avvertito che “problemi e malfunzionamenti sono possibili nei primi giorni”.