Luce verde della commissione parlamentare alla sorveglianza digitale dei cittadini israeliani da parte dello Shin Bet fino al 30 aprile, nell’ambito della lotta contro il coronavirus. La strumentazione, il cui uso e’ solitamente limitato all’antiterrorismo, permette il tracciamento dei telefoni per individuare i possibili contagi e far rispettare la quarantena. Era stato il governo israeliano a dare il via libera a una simile misura, tra le critiche degli oppositori e le preoccupazione di gruppi per i diritti civili. La Corte Suprema aveva preteso che ci fosse una vigilanza da parte di una commissione della Knesset, altrimenti avrebbe imposto uno stop alle operazioni di sorveglianza delle forze di sicurezza sui cittadini israeliani. “Dopo una maratona di discussioni”, il gruppo di parlamentari ha “approvato la decisione del governo di autorizzare lo Shin Bet ad aiutare negli sforzi per frenare la diffusione del coronavirus per un mese” fino al 30 aprile. Secondo Channel 12, al ministero della Salute sara’ permesso di tenere i dati per 60 giorni per studi interni.
Nel frattempo cresce il numero dei contagi. Il ministero della Sanità ha confermato che sono 21 le persone morte con coronavirus e 5.591 casi. Gli ultimi dati segnano per ISRAELE un preoccupante record di 760 nuovi casi in 24 ore. L’ultima vittima, riporta il Times of Israel, è una 98enne con patologie pregresse, morta al Soroka Hospital di Beersheba. Il ministero della Sanità ha anche confermato che nel Paese sono 226 le persone guarite dopo aver contratto l’infezione.