In Israele si sono registrati 859 nuovi contagi da coronavirus in 24 ore, il dato giornaliero più alto dall’inizio dell’epidemia in marzo. Lo ha reso noto il ministero della Salute, aggiungendo che i pazienti gravi sono 56, dieci più di ieri. Non vi sono stati nuovi decessi, che rimangono ad un totale di 320. Ieri sono stati effettuati 20.018 test, il numero più alto dall’inizio della crisi, con un tasso di positività del 3,9%. Già nei test di stamattina, ha precisato il ministero, il tasso di positività era salito al 5.2%. Il maggior numero di casi si registra a Gerusalemme (120), Ashdod (94), Bnei Brak (50), Tel Aviv (46), Secondo i media, il ministero della Sanità vuole imporre il lockdown in alcune località (si parla di Dimona, Kiryat Gat, Ashdod e Ramle), in maniera più severa rispetto ai provvedimenti restrittivi imposti il 23 giugno a Elad e in alcuni quartieri di Tiberiade, quando i contagi giornalieri in Israele erano attorno a 450. Molti nuovi contagi sembrano dovuti ai matrimoni, che il governo aveva autorizzato fino a 250 invitati al chiuso, ma che ora verranno nuovamente limitati. Il sindaco di Dimona ha già annunciato di aver cancellato le nozze della figlia per dare l’esempio. (Civ/Adnkronos)