In Israele una delle più grandi compagnie di assicurazioni sanitarie sta usando l’intelligenza artificiale per capire quali tra gli assistiti sono più a rischio di avere complicanze gravi in caso di infezione da Covid-19, mettendoli in una ‘corsia preferenziale’ per i test. Lo riporta la rivista del Mit, Technology Review, secondo cui il sistema ha già individuato circa 40mila persone a rischio, il 2% dei 2,4 milioni di clienti. Il sistema è stato adattato da uno già sviluppato per l’influenza, che aveva usato per l”apprendimento’ milioni di cartelle cliniche. Per fare la predizione il software analizza una serie di parametri, dall’età all’indice di massa corporea alle comorbidità, e in base al risultato del tampone l’algoritmo suggerisce anche che tipo di assistenza dare, se è meglio ricoverare subito il paziente o se invece può restare a casa. “Questo sistema – commenta Darren Schulte, Ceo dell’azienda specializzata Apixio – potrebbe essere usato anche per isolare le persone ad alto rischio una volta allentate le misure di lockdown, magari allontanandole da membri della famiglia che potrebbero essere portatori asintomatici del virus”. (ANSA)