Israele riapre ad una quasi normalità. Sono scattate ieri notte le nuove norme del governo che allentano le rigide regole imposte nelle settimane scorse a causa della lotta al coronavirus. Da questa mattina hanno riaperto i battenti piccoli negozi e anche i parrucchieri che non siano all’interno dei centri commerciali. Via libera anche ai ristoranti e similari non più solo per la consegna a domicilio ma anche per il take away. Per tutti, tuttavia, vige l’obbligo del distanziamento sociale e delle mascherine protettive. Quest’ultime sono obbligatorie negli spazi pubblici e la loro adozione è prevista dai 7 anni in su. Imposte multe per chi non rispetta le disposizioni. Restano chiusi per ora i grandi mercati come quelli di Mahane Yehuda a Gerusalemme s Shuk HaCarmel a Tel Aviv. L’allentamento attuale sarà immediatamente revocato – hanno avvertito le autorità – se il numero dei contagi giornalieri dovesse risalire. In ogni caso per la festa dell’Indipendenza, da martedì sera a mercoledì sera, è previsto un nuovo lockdown.
Intanto i casi positivi di coronavirus in Israele sono saliti oggi a 15.398, mentre i decessi hanno raggiunto la cifra di 199. I malati in condizioni gravi sono 132, e di essi 100 sono in rianimazione. Le guarigioni continuano a crescere quotidianamente in un numero superiore di quello dei nuovi contagi ed adesso assommano a 6.602.