Da ieri mattina le cittadine arabo-israeliane di Deir al-Asad e Bi’ina in Galilea sono state dichiarate ‘zona rossa’ a causa dell’alto numero di casi di coronavirus registrati nel municipio. La misura restrittiva, di cui si parlava gia’ da alcuni giorni, restera’ in vigore per una settimana. A Bi’ina, (8.300 residenti) i contagi sono nove, mentre a Deir al-Asad, 12.400 abitanti, sono stati registrati finora 72 casi, cresciuti molto rapidamente negli ultimi giorni; la citta’ e’ al settimo posto come focolaio in citta’ con oltre 5 mila abitanti su scala nazionale. Agli abitanti non sara’ permesso entrare o uscire dalle due citta’, il cibo verra’ fornito dai servizi d’emergenza mentre e’ stato deciso di aprire in zona un centro mobile per condurre test, come quello aperto lunedi’ nella vicina comunita’ ebraica di Karmiel che avrebbe permesso di confermare il gran numero di casi presenti. Finora le comunita’ arabo-israeliane hanno registrato tassi relativamente bassi di infezione da Covid-19. A preoccupare, anche, l’avvio alla fine del mese del Ramadan.