Israele allenta ulteriormente le misure anti coronavirus, dopo che il premier Benyamin Netanyahu ha sottolineato il calo di contagi parlando di “successo” nella lotta al covid-19. In un discorso ieri sera, il capo del governo ha dichiarato che tutte le restrizioni alle riunioni di persone verranno sollevate il 14 giugno se non verranno sollevati nuovi allarmi sulla diffusione del contagio. A partire da oggi, ha deciso ieri sera il governo, non c’è più l’obbligo di rimanere entro cento metri di casa e possono riaprire biblioteche, alberghi, guesthouse, riserve naturali, monumenti nazionali e zoo. Possono riprendere l’attività anche trattamenti diversi da quelli medici o di medicina alternativa. Riaprono anche le piscine, ma solo per gli allenamenti degli atleti e i trattamenti di idroterapia. Per tutti valgono le regole di distanza sociale ed igiene. Le biblioteche dovranno mettere da parte per tre giorni i libri restituiti dal pubblico. Centri commerciali, mercati all’aperto e palestre riaprono giovedì. Anche qui vengono imposti limiti al numero di persone presenti, mentre viene vietato il consumo di cibo davanti ai venditori. Non si può sostare sulle spiagge, ma da oggi si può nuotare e fare altri sport acquatici in mare. Per quanto riguarda la preghiera rimane permessa in gruppo solo all’aperto e con un massimo di 19 persone, numero non casuale perché il quorum minimo per determinate preghiere è di dieci uomini. Il numero di persone che può partecipare ad una circoncisione sale da 10 a 19. Per matrimoni e funerali, rigorosamente all’aperto, si può arrivare fino a 50 persone. Per tutte le altre riunioni, sempre all’aperto, il massimo è 20 persone, ma verrà esteso a 50 il 17 maggio. Psichiatri e psicologi possono ricevere pazienti senza mascherina, ma a tre metri di distanza. Alcune scuole hanno già riaperto. Il 10 maggio toccherà alla scuola materna, ma tutti saranno di nuovo fra i banchi a fine mese. Il 14 giugno riapriranno le università. (Cif/Adnkronos)