In Israele sono ormai più di 1.500 i morti a causa della pandemia di coronavirus dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Secondo i dati del ministero della Sanità, ha scritto il Times of Israel, più di 500 decessi si sono registrati in appena tre settimane. L’ultimo bollettino parla di 1.507 morti per complicanze legate al coronavirus. I contagi sono oltre 233.000 e sono 772 i pazienti ricoverati in condizioni descritte come gravi. Così il lockdown ‘rafforzato’ durerà probabilmente più a lungo della ‘scadenza’ prevista dell’11 ottobre. “Non esistono ipotesi per cui in dieci giorni revocheremo tutto e diremo ‘è tutto finito, va tutto bene'”, ha affermato il ministro della Sanità, Yuli Edelstein, in dichiarazioni a Kan News. “Abbiamo appreso le lezioni dalla prima ondata – ha detto il ministro – e questa volta l’uscita dal lockdown sara’ fatta gradualmente e responsabilmente”, ha assicurato.
Intanto, il comitato consultivo dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale ha presentato al governo le sue raccomandazioni stringenti: riapertura di asili ed elementari solo quando i casi giornalieri di Covid non saranno tornati a quota 2 mila, negozi e mercati quando saranno a quota mille, mentre ristoranti e luoghi di divertimento solo 100. Secondo i media, il premier Benjamin Netanyahu ritiene che il lockdown debba essere esteso per circa un mese in modo da contenere la diffusione del coronavirus. Anche il direttore generale del ministero della salute, Chezy Levy, e il suo vice Itamar Grotto, si sono detti convinti che difficilmente l’epidemia sara’ sotto controllo per l’11 ottobre e che quindi il lockdown dovra’ essere prolungato.