Cina e Israele sviluppano pannelli solari avanzati

Redazione | 30-06-2019

Un gruppo di scienziati israeliani e cinesi ha sviluppato pannelli a energia solare efficienti e stabili che potrebbero portare a un cambiamento notevole nello sfruttamento globale di energia solare. Lo ha comunicato la Hebrew University of Jerusalem (HUJI). Lo studio, pubblicato nella rivista Nano Letters, è stato gestito da ricercatori della HUJI in collaborazione con l’Accademia cinese delle Scienze e l’Università dell’Accademia cinese delle scienze, entrambe basate a Pechino. Al momento c’è una grande distanza tra lo sfruttamento concreto dell’energia solare e il suo potenziale d’utilizzo. Alcuni studi hanno rivelato che, in un’ora, i raggi solari riescono a fornire una quantità d’energia che equivale a quella prodotta da tutti i carburanti del mondo in un intero anno. Tuttavia è stata sfruttata finora pochissima di questa energia per generare elettricità. Nello studio sino-israeliano, gli scienziati hanno esaminato il minerale perovskite, che ha proprietà interessanti per l’utilizzo di pannelli solari e strumenti in grado di attrarre la luce. La perovskite è molto efficace nell’assorbimento della luce solare, non costa molto ed è facile da utilizzare, una serie di vantaggi importanti nell’uso per la costruzione di pannelli solari. La squadra sino-israeliana ha creato una forma di perovskite bidimensionale, più stabile di quella usata finora per i pannelli solari. I ricercatori hanno poi assimilato la perovskite bidimensionale nel pannello. Il risultato è stato un pannello ad alta efficienza, più stabile e a costi più ridotti. Inoltre, si sono aperte nuove vie per ulteriori applicazioni. Per esempio, le cellule solari a base di perovskite potrebbero facilitare la costruzione di pannelli solari in Paesi del terzo mondo per riscaldare le serre e anche come finestre per creare energia a basso costo negli edifici.